Barak Obama è stato riconfermato alla guida degli Stati Uniti
Barak Obama è stato riconfermato alla guida degli Stati Uniti d’America, lo sanno tutti. Ma quello che è importante far emergere è la volontà degli americani, la volontà di affidarsi, soprattutto in tempi di crisi etica e sociale, ad un giovane, ad un figlio del popolo degli immigrati, al figlio del sogno Americano.
E sono proprio gli immigrati che in America hanno fato la differenza, scrivendo, in un certo senso, la storia: in sede di conta dei voti ad essere determinanti sono stati proprio il popolo ispanico e gli immigrati statunitensi. Gli Stati della Florida e del Colorado, infatti, sono stati essenziali alla riconferma del presidente Barak Obama, insieme all’Ohio e al Nevada.
Non solo gli americani, ma tutti i popoli della terra vorrebbero e avrebbero bisogno di un leader come Barak Obama: un presidente che conosce, anche se in via indiretta, attraverso il racconto della famiglia d’origine, le difficoltà dell’approdo in un paese straniero, la difficoltà di costruire una nuova vita fatta di onore e dignità.
Non è vero che i cittadini hanno perso fiducia nei valori della solidarietà, dell’onestà, della lotta per l’ideale, ma, piuttosto, è vero che mancano le guide giuste affinchè questi valori diventino realtà, diventino politiche sociali, diventino leggi adeguate e razionali, diventino un quotidiano da cui partire per costruire un futuro migliore.
In Italia, sta soffiando lento un vento di rinnovamento, lo si legge nei programmi elettorali dei candidati più giovani, ma questo vento, questa leggera brezza, deve diventare tempesta e iniziare a galoppare impetuoso perché la speranza di cambiamento si faccia concreta, pratica, reale. E l’America, scegliendo Barak Obama, dimostra di credere in questo cambiamento, che,certo, come la storia insegna, non può passare lieve, lasciando indenni e senza ferite i suoi protagonisti, quanto piuttosto è necessario che scavi nel profondo per lasciare un solco nella storia. Ogni grande cambiamento è figlio di una rivoluzione e una rivoluzione non si fa con la violenza, ma con l’intelligenza, con il coraggio, con la voglia di proporre alternative condivise e condivisibili. Barak Obama è il presidente degli Stati Uniti d’America, ma è anche il presidente di tutti, di coloro che credono nell’amore per il prossimo e nella necessità di aprire all’altro per crescere, tutti insieme, in un Paese più giusto e accogliente, nel vero senso del termine.
Tutti i migranti della terra, da qualunque Paese provengano e in qualunque Paese abbiano scelto di vivere, sono chiamati ad essere la chiave del cambiamento, così come Obama si è impegnato ad essere per l’America.
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